martedì 29 maggio 2007

LETTERINA DA BIAGIO

MENO DICIANNOVE GIORNI AI MIEI TRENTANNI

Un mio compagno di liceo mi ha spedito questa lettera che trascrivo integralmente perché merita di far parte del blog.
La mia risposta è subito dopo.

"6 mesi e silenziosi passarono 6 mesi, e il ruscello scorreva e sussurrava mentre si immetteva nel lago del padiglione d'oro, sono 6 mesi, il vento tra le foglie pigre, sono 6 mesi, e i fiori pesco cadendo senza voglia nel giardino piu' bello di Kyoto, sono 180 giorni, e biagio, li', da solo, alza lo sguardo verso la natura e dice: e bbasta! aggia' capit'! famm' scrivere n'email a chillu' strunz' e alfredo! insomma, sono passati 6 mesi dall'ultima volta che ho visto il fellini col mascara, oh, excuse moi, il s'appelle kajal, il cavaliere d'oro dei registi, il pasolini peracottaro, il pingue omino, speranza del sempreinrimonta cinema italiano. che sara' successo in questi 6 mesi? nel caso mio, anche se te lo dicessi, non credo sia di interesse storico per la razza umana al di fuori del rutilante mondo dei creatori di varecchine e detersivi per la casa e per i panni. E se fossi al di dentro, potrei dirtelo, ma poi dovrei ucciderti. E quindi quasi quasi mi dispiace che non ne fai parte. Forse un paio di cose degne di note sono che almeno: mi so fatto un po' di viaggi, andando verso est: Helsinki, Novomovskovsk, Pechino, Kuala Lumpur, Kuantan, Kobe, Tokyo, Takasaki, Los Angeles, Chicago, Cincinnati, Citta' del Messico, Caracas. Il prodotto che ho fatto l'anno scorso e' comparso come il miglior detersivo per piatti della gran bretagna, con tanto di copertina (del detersivo!) su 'which?', altro che times! : )) ho 7 persone che lavorano per me, di cui uno ha happena cagato un figlio per osmosi (leggi: la moglie ha dato luce a un sano e paffuto bebe', meraviglia della natura, grandezz' e ddio), e quindi ha deciso di levarsi dagli zebedei per qualche tempo, sollevando una simpatica onda di lotamma che ha investito in parte la suola delle mie scarpe, ma ahime' ha sommerso impietosamente quei poverini che sono sotto di me, nel regno del terrore (o del terrone; la dovevo dire, alla faccia della caduta di tono, tanto la colomba sannia -te la ricordi?- non legge). Come avrai capito, dopo 5 anni di lavoro, ho capito che io mio modello di vita e' chiaramente l'uomo senza volto che accarezza il gatto sulla poltrona e preme i bottoni, e ogni due e tre spara un buuuuuuahahahahahahahhhh con tanto di pipistrelli alla dracula e nitrito di cavallo con fulmini alla frau blucher. ecco, come scrivere per 10 minuti senza dire una beneamata fungia di minchia, e' quasi un'arte, ma insomma, l'email per me e' fatta per mandare le prime cose che ti passano per la testa, senza filo logico ne' ovviamente pretese di dire qualcosa di sensato. In piu', il mio umore sta peggiorando di colpo, perche' ho come sottofondo la vocina stridula di tremonti, piacevole come un dito al culo con contorno di sabbia e sale grosso. E tu, sacchetta non raccolta, emergenza rifiuti mentale, discarica temporanea in un territorio gia' straziato da decenni di incuria, che mi racconti? (scusa, ho preso spunto dalle ultime notizie del TG3 su napoli). In realta' mi sta dando piu' soddisfazioni questa serie di offesse un po' troppo elaborate e costruite, piuttosto che qualunque cosa potrai mai rispondermi... pero' ovviamente dopo tutta questa inutile tortura della mia tastiera, una risposta me l'aspetto, e che cazzo! Almeno per sapere quando potro' vedere qualcosa di tuo in televisione... o al cinema?

un abbraccio

Biagio"

Caro te.

Inutile dirti che la mail mi fa piacere. Da una parte.

Dall'altra a leggere tutti i cazzi di viaggi che fai l'invidia mi sale a mille!

E mi ripenso a quando tutto tronfio dico ad una fanciulla x spararmi le pose che viaggio per lavoro tra Napoli e Roma e qualche volta (mentendo) aggiungo Torino....! 'nsomma mi sento un miserrimo. Perchè non dico Pechino? : )
E chi non vorrebbe alle soglie dei trenta che faccio tra 19 giorni...fare la vita che fai tu e vedere almeno una volta i posti che hai visto tu. Sto pensando che nelle mie fantasie più sfrenate...mi ci vorrebbero a questo attuale trend almeno venti reincarnazioni per vedere i posti che mi hai citato... ma mica li devi invidiare gli amici, li devi semmai emulare...o in alternativa puoi cercar il NEO!

Se trovare i ...nei, funziona con le pallottole, figurati con gli amici "arrivati".

E allora ci provo...e senza sforzo mi sovviene che ti occupi di prodotti chimici per l'igiene e che sei la quint' essenza di un fottuto - sia pure in scala evoluta e raffinata- pulitore di cessi.
E quindi mi ti immagino tipo pirata scopritore di mondi che solca i mari a cavallo di un bidet che brandisce uno scopino da cesso. E bile e invidia si placano!
Che bello innalzarsi abbassando gli altri. Credo che mi prenoto per il mio compleanno un soggiorno nel villaggio dei puffi.


Ma tra noi è così!

Ci fa bene prenderci per il culo. Ci diverte, no?

E poi lasciamelo dire ma vaffanculo...:-)

Fondo un blog per filosofeggiare sull'arte del piacere e mi ritrovo alle soglie dei trenta senza 'na lira, derubato, in causa con una produttrice, con debiti. E senza lavori che mi sussurrino la notte prima di andarmi a coricare "tranquillo, picciottino mio il mondo ti ama e ti vuole..." Tu sei il colpo di grazia! L’alabarda spaziale!
Grazie per avermi ricordato….che la vita è meravigliosa. Per qualcun altro. : )
Ma no, la verità è che mi sento felice come un pinguino che si è appena tuffato in una pinguina. Sento tutta l'anima del mondo fare l’orgia con il mio sistema endocrino. E mi fa proprio piacere che ti sei fatto vivo brutto stronzo. Perché spesso ci facciamo inchiodare dalla vita e ci ricordiamo della gente che abbiamo voluto bene solo quando muore... a proposito…tutto bene la salute? Sicuro che stai proprio bene? Proprio sicuro? Insomma leggerti è uno stimolo...(il portatile l’ ho portato in bagno e in questo momento non sono in posizione eretta). E leggendo dei tuoi viaggi dico” Ecco uno arrivato nella vita!”
Vorrei saperti felice e mi pare che te la cavi…anzi te la CAVE!
Della fanciulla che mi hai presentato sei mesi fa quando sei tornato a Napoli però non mi accenni...come va tra di voi?
Cioè ti sei lasciato? Magari sei cornuto e non lo sai? O magari lo sai?
Dimmi che anche la vita può essere una livella…per dirla con Totò.
: )

Ora non ti nascondo che pensando ai fiori di pesco che ti cadono intorno mi ti vedo come immerso in un manga, magari nel cartone di Lamù. E una stretta alla pancia mi prende sotto l'ultima costola.
E' ancora invidia? No, per fortuna è solo uno stronzo da partorire. Di quelli fieri enormi, a cui manca solo la parola. E’ frutto di una lauta cena offerta ieri da un produttore. E…mentre una parte di me si separa per sempre dal suo creatore. Non posso pensare che dall'altra parte del mondo...c'è un'altra parte di me che resta a me attaccata anche se lontana. E che ama i fiori di pesco e le acque cristalline. Chissà se un giorno vi incontrerete...tu ed essa. Per ora ti dico, fanculo amico mio! Perché arricchirai con questa tua lettera il mio blog che forse siamo solo in due a leggere visto che nessuno mi si caga (e siamo in argomento).

Fanculo a te che viaggi! E che ti senti realizzato. Mentre io mi sparo 40 minuti di yoga al giorno per avere il sorriso zen cristallino, ma poi al supermercato di simile a Cristo c'ho solo la lingua aramaica nella quale jastemmo quando apro il portafoglio!

Fanculo a te che ti riesce meglio di me il gioco della goduria. Per ora…Ma che poi mi servi per capire che nella vita conta solo divertirsi. E mi confermi la mia grande teoria ”godere dà successo. Scegli un destino che ti piace e piacerai al destino”. E tu, mia buona faccia di cazzo, sei sempre stato un maestro in ciò. Perché con quella cazzo di chimica…al liceo ti divertivi. Fanculo amico mio!
Perché sei un ricordo che la lontananza ha mantenuto pulito dalla quotidianità. E i ricordi viaggiano sempre insieme. E tu sei un uppercut in pieno volto che viene dritto dal liceo e salta tutto quello che sono diventato dopo – errori e illuminazioni fatte- E mi vieni in mente mentre mio padre ti sfotteva “Biagio adagio, Biagio vai adagio!” Ricordo che ti tormentava con questo tormentone. Mai stato un gran comico mio padre! Infatti non è morto ridendo. Ma con la mia mano in mano. Va bene uguale…
E quindi vaffanculo con amore. Anche per questo ricordo piombato all’improvviso. E ti ricordo che una parte di me si, quella parte di cui sopra... l’ho mandata a cercarti. E prima o poi ti troverà.

In Giappone, in Marocco...o dovunque cazzo i tuoi detersivi ti faranno navigare. :-) per darti da parte mia un caloroso….
Abbraccio!
: )
Leggimi se puoi. E partecipa se vuoi. Giochiamo.

Non perdiamoci di vita!

1 commento:

Anonimo ha detto...

letterina da Biagio, mi piace, mi ricorda cioe'... anzi, permettimi di firmarmi bilancino '76, o Re artu' sul cavallo bianco ceramico, all'attacco delle sgommate col mio scopettino magico, un po' san giorgio contro un coprodrago, un po' oxossi a caccia di profane strisciate.
E vaffanculo anche a te, amico mio, che mi fai sentire un re artu' monopalla, consumatasi l'altra come stella cadente, per attrito da sfregamento scaramantico postumo il Suo cordiale interessamento alla mia salute.
Ormai monopalla, non posso che consolarmi a sapere che le mie email hanno un effetto positivo per il mondo, cosi' che le stronzate piu' grosse che tu possa partorire non finiscono nel tuo laptop, ma sotto, nell'abisso lubrificato dal viakal,nel vorace ventre della mia cavalcatura fatata munita di cascata catenattivata.
Ma, rimanendo nel tono, fanculo a te e al tuo yoga amico mio, il segreto per trovar pace ed equilibrio col mondo e' sotto di te, fiero ed inscheggiabile, e la dolce euchessina e' la sua principessa e traghettatrice che puo' portarti per mano alla catarsi, ed alla pace, magari eterna.
Ricorda, lo yoga fu inventato tempo fa quando i saggi mancavano di sciacquone, e quindi si appellavano alla cascata, per cercare il suono che sugella la tua comunione con il cosmo. Ora sei solo ad un pulsante di distanza dalla melodia che tutto armonizza.
ultimo commento alla tua risposta prima di partire per la tangente per i cazzi miei e senza che nessuno mi ci abbia mandato, mi hai scritto non perdiamoci di vita... non perdiamoci di vita... non perdiamoci di vita... hai sempre avuto la passione per i giochi di parole che sottintendono molto di piu' di quello che valgono, pero' non perdiamoci di vita... ma chi sei, la dottoressa tirone? Allora, caro dietologo, vuoi sapere quello che trovi alla fine di tutti quei viaggi, e di quelli che ancora ci saranno? Solo la voglia di tornare a casa, per rivedere la tua citta' con occhi diversi, parlarne, o forse non fare nulla. E c'e' molta piu' soddisfazione nella tua invidia, che nel viaggio in se... dopo almeno 2 giri del mondo in 6 mesi, ti rendi conto che il mondo questo e'. E' paurosamente piccolo e tristemente uguale. Viaggiare non vuol dire andare il piu' lontano possibile, ma entrare nel quotidiano di un luogo, che ironicamente e' sempre uguale a se stesso nel tempo, ma diverso ovunque vai. Quindi ben vengano i tuoi viaggi tra Napoli e Roma, finche' puoi avere due quotidiani da vivere, e se puoi, cerca il terzo, magari a Torino (ma che cazzo ci sara' mai a Torino?). Perche'se hai piu' quotidiani hai scelta, ed ogni scelta e' una benedizione. Puoi scegliere tra Napoli e Roma, o cercare un'altro porto a cui approdare, magari Torino (ma chi cazzo vivra' mai a Torino?). Pero' l'importante e' poter scegliere. Perche' ogni volta che confermi il tuo quotidiano (che parola del cazzo che sto usando, mi sembra di volerti vendere 'il resto del carlino') comunque, ogni volta che ri-scegli il tuo quotidiano, e' come viaggiare di nuovo.
O masturbatore di anime, creatore di effimero valore aggiunto, evoluzione maledetta dei fratelli Lumiere, spero di aver consolato il tuo triste pendolinaggio con un po' di luoghi comuni e rassicurante provincialismo.
Ora parto per nuove avventure sul mio cavallo bianco idraulico con sella in moquette riscaldata, e se nei miei viaggi incontrero' la tua migliore creazione, te ne accorgerai, perche' ne faro' bambolina voodoo per darti quello che spiegare tu non puoi, ma chiamale, se vuoi, emorroidiiiii.
E al ritorno diro' la mia sui tuoi dilemmi sulla felicita', possibilmente quando sara' troppo tardi. Perche' l'unica cosa bella dei rimpianti e' poterli dare al prossimo, e lo dico mentre, sempre figura senza volto, accarezzo il mio gatto sulla poltrona silicea. Buuuuahahahahahahhhhh
un abbraccio