giovedì 24 maggio 2007

l'arte del boh

MENO VENTIQUATTRO AI MIEI TRENTA



Sono un uomo di successo?
Domanda arrogante per un bloggettaro come me che alle soglie dei trent’anni non può proprio dire di avere avuto successo.
O sì?
Domanda pericolosa come tutte le domande
da finalcoutdown, lo so...
Domanda che si presta a troppi giochi di parole metaforici.



ma il successo è una componente fondamentale per chi si avvicina a tirare le somme dei trenta.
Vediamo
La Fama che vorrei, non ce l’ho. Ma la fame nemmeno.
Sono ancora nella zona grigia dei sognatori emergenti in emergenza. Eppure mi sento bene. Una prima conquista è stata capire che la felicità non ha “perché”. Se ti senti felice sarai percepito come un uomo di successo. Se non c’è un reale perché alla tua felicità allora sei DAVVERO un uomo di successo.
Il trucco quindi è nel capire il segreto del Boh.
Perchè sei felice?
BOH!
Se rispondi così allora è fatta! Naturalmente devi essere a) davvero felice b) devi davvero non saperlo il motivo. Se ti hanno fatto una promozione o stai pe scopare con una strafiga o stai per partire per un viaggio intorno al mondo...non è proprio che nn lo sai il motivo.
CERCHIAMO IL BOH DENTRO DI NOI.


Perché se c’è una causa allora questa causa è temporale e corruttibile. Se la goduria è invece nel tuo sguardo…saprai trasformare in oro tutto ciò che guardi e durerà per sempre.
Questo è il mio concetto di successo. Avere uno sguardo brioso. Un godosguardo!
In pratica…non significa niente stare bene perché abbiamo avuto una buona notizia. Significa molto godere a prescindere. Anche quando arrivano le brutte notizie…
Io sono contento di avere avuto due proposte di lavoro in una giornata. Perché mi darà soldi e mi fa sentire cercato. Ma so che la mia capacità di godere nn può dipendere da questo.
Piuttosto è interessante come sono arrivato a questi risultati…

E ora “godoperla” di oggi.


“Il segreto del successo è…divertirsi”.

Lo ripeto perché come tutte le grandi verità può sembrare banale.
Godere...dà successo.
e godere da successo.
due concetti importanti uniti da un gioco di parole (il primo è "dà" verbo il secondo...ba be'...s'era capito, no?)
E’ l’unica strada. Il segreto del divertimento è fare cose che ti divertono. Cose che ti fanno godere…ti fanno stare bene. E soprattutto assecondano la tua vera natura.
Se ti diverti sei vero.
Se sei vero la gente ti darà ciò che davvero vuoi.
E che ti fa bene.
E quindi, indovina un po', starai bene prima e dopo.
Ciò ti renderà felice.
La persona che mi ha proposto lavoro…lo ha fatto valutandomi in base a delle cose lette sul blog. Non in base ai miei lavori o ai miei film fatti.
No! In base ad un blog.
Che ho scritto senza calcoli economici o finalità lavorative.
ma solo per assecondare il mio titillante ego
bramoso di auto soddisfacimento espressivo.
Questa è una grande vittoria.
Sono stato premiato per aver fatto qualcosa che mi divertiva e che sentivo autentica.
Spesso si martella sul chiodo che vogliamo colpire.
Questo è logico.
Ma lo facciamo senza sapere perché...e senza chiederci se è davvero quello il chiodo che vogliamo colpire.


Facciamo piani, decidiamo strategie mettendo in conto tutto, tranne la nostra reale gioia. Ci dicono che il dovere è importante. Ma ci fanno dimenticare che la chiave della vita è solo il piacere. Il dovere è un mezzo…solo un mezzo. E se lo lasci SOLO come mezzo, resti solo.
Dare priorità al piacere riattiva la volontà e investe di luce nuova le cose che DOBBIAMO FARE.
E se diventasse tutto piacere?
Chiediamoci come trasformare i doveri in piaceri. E aggiorniamo il brio planning.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

purtroppo io sono una di quelle persone che riflette, fa progetti, tanti, forse troppi perchè alla fine mi ritrovo con un'incredibile confusione in testa..
per fortuna una volta, al mare, una persona che ho conoscuto, mi ha insegnasto il gioco di "se fossi onnipotente" e poi ha anche controllato come l'avevo fatto..
se fossi onnipotente non avessi niente che condiziona le mie scelte, potessi fare qualunque cosa, cosa farei??
sembra facile a vederlo così, farei il giro del mondo, al mio ritorno sposerei Andrea Casiraghi e farei allegramente la principessa..
ma il gioco non è questo, richiede tempo, concentrazione..
bisogna avere la mente vuota e non pensare troppo, è necessario tenere a mente un solo concetto; CIò CHE SI DESIDERA DAVVERO..
perchè possiamo fare bene solo quello che desideramo davvero, non riusciremo mai in modo brillante in qualcosa che ci viene imposto..
allora scoprire quello che vogliamo è la nostra unica via di salvezza...e il gioco del "se fossi onnipotente" aiuta..molto..
ma non si può prenede alla leggera...bisogna sforzarsi e farlo tante volte, ogni volta si riesce a scavare meglio e poi si arriva alla soluzione..
io non ci sono ancora arrivata ma ci sto lavorando sopra..
intanto l'unica cosa che sono certa di voler fare è ringraziare chi mi ha fatto scoprire questo "gioco"..

Anonimo ha detto...

casi della vita alfred. io ogni tanto penso, colpa di focus, che un giorno il mio datore di lavoro cercherà notizie su di me su internet, troverà il mio blog e mi licenzierà o il lavoro non me lo darà mai. troppe cavolate! alfred, solo io ti chiamo così...o mi devo firmare? vabbè, lanottestellata