10 centesimi.
Oggi ho riflettuto su una frase che mi è planata nella mente. Credo, spero…sia mia.Eccola: “Il mondo è pace. L’unica lotta è dentro di noi. E l’unico modo di vincere è smettere di combatterla”.
E riguardo al titolo del post...sono i soldi che ho in tasca.
10 CENTESIMI
Una produttrice doveva pagarmi come da contratto. E invece si è rifiutata di pagare. Il conto è andato in rosso. E non so davvero che cosa mangiare stasera.Ok, doveva essere un blog sulla goduria e non sulla mia vita sfigata. Per fortuna che i trenta giorni non sono ancora iniziati altrimenti la sfida sarebbe già bella che persa…Forse...O forse no. Sì perché in fondo non mi sono buttato giù. Neanche quando lo stesso giorno mi hanno detto che il film che ho presentato al ministero non è passato.Tutto ok, mi dico. Tutto bene.Sono ancora intero. Deluso ma intero.E’ che quando vieni truffato o perdi qualcosa…la tentazione è fare di un' erba un fascio.E’ cercare le cause e le concause. E’ tirare avanti quel gioco fetente del colpevolizzarsi, o dei se e dei ma.Beh, quel gioco…è l’unico che qui non è ammesso.Perché non ci diverte. Ho avuto le due brutte notizie una dietro l’altra ma ho scelto dopo un attimo di smarrimento di cercare quello che nella mia vita funzionava. Quello che mi piaceva. E’ duro farlo quando ti manca il terreno sotto ai piedi. E’ duro farlo con 10 centesimi in tasca.E’ duro. Come se la vita ti fosse venuta a trovare dopo dieci pillole di viagra!: -)Ma se riesci a farti una buona domanda.Inevitabilmente avrai una buona risposta.Io mi sono chiesto. Cosa mi piace della mia vita?E mi sono risposto. A) Sono un onesto. B) mi trovo un tipo comunque carino c) Un’ amica con grosse poppe mi ha offerto il caffè. D) che senso di libertà aver mandato al diavolo la produttrice. Perché è inevitabile che quando qualcosa si rompe.
Dentro di te.
Nulla può essere esattamente come prima.
E a me piace pensare che il meglio nasca proprio da quella frattura.
2 commenti:
cool
che coincidenza, anche per me oggi è stata una giornata pesante, difficile da sopportare...
a volte alcune situazioni sono più grandi di noi, non ci possiamo fare niente, tentano di schiacciarci e noi per un po' resistiamo, ma poi cominciamo a sentire che stiamo per cedere, e quello è il momento più doloroso..
perchè abbiamo la consapevolezza che la nostra sopportazione stia raggiungendo il limite, ce ne rendiamo perfettamente conto, è sotto i nostri occhi, non possiamo fare finta di non vederlo.. e allora si soffre, perchè ci si rende conto di non essere abbastanza forti da sopportare tutto (o tutti)..
la pace si ritrova dopo la rottura del nostro sistema nervoso, quando non ci importa più di niente, l'unica cosa che vogliamo è liberarci del nostro cruccio e mandare tutto al diavolo, con tutto cio che ne comporta pur di non trovarci più nella situazione maledetta..
ma devo tener ben presente il mio obiettivo...GODERE LA VITA..
mi trovo nel momento della sofferenza, della consapevolezza del mio limite,e allora la domanda è: vale la pena di soffrire o meglio far saltare tutto, mandare tutto all'aria e prendere un profondo respiro di sollievo??
cosa porterebbe al godimento??
l'importante, come dici giustamente tu, è porsi le domande giuste...e allora provo anche io a chiedermi cosa mi piaccia della mia vita:
A)non risparmio il ragionamento(anche se a volte alcuni argomanti forse non ne sarebbero poi molto degni)
B)alla fine nonostante tutto, nel complesso, mi ritengo carina
C)lunedì pomeriggio starò con un mio caro amico a cui voglio tanto bene
D)non risparmio amore
E)e nella maggior parte dei casi mi sento ricambiata..
devo fare pulizia nella mia testa, riflettere, pensare(punto A) e sono sicura che con questo percorso troverò la mia strada verso il godimento..ce la farò..
insomma alla fine anchio sopravvivo, in alcuni casi mi sento delusa, ma me la cavo...in ogni caso io non smetto di cercare la via della felicità..
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