martedì 5 giugno 2007

INSALATA DI INDIVIA E LIMONI

MENO DODICI AI MIEI TRENTANNI


Scrivere un diario e darsi un tema: godere.
un imperativo, una possibilità, un diritto?
Cosa è godere?
io dico che è un dovere.
Quando vedi che ti aumentano il costo del cappuccino e ti riducono la schiuma...
quando sai che il pacco regalo promesso alla fine di venti anni di studio non arriverà...
quando la vita ha iniziato a colpirti sotto la vita. E affanni...
quando la giornata ti esplode in faccia e ti chiedi: ma che ho fatto di male?
E QUELLO IL MOMENTO DI DIRE. BASTA!
IO ME LA GODO!
Perchè se non lo fai ora...se rimandi. Se pensi che non hai abbastanza soldi, o energia, o carburante, o -peggio di tutto- TEMPO....è là che sei cotto!

OGGI MI SENTO CARICO. Lo sono perchè ho trovato una strada.
Anche se oggi è già domani qui sul blog.
Per i meno volpe preciso...che per riassumere una giornata, devo chiuderla, no? Quindi mentre la descrivo inevitabilmente è già domani...cioè lo è mentre scrivo.

Oggi ho rischiato di perdere la sfida. La giornata è arrancata un po'...se non mi fossi ripreso avrei chiuso in depression.
e qui un chiarimento...
godere sempre per trenta giorni, non vuol dire essere un fesso onniridente.


Eh, no! vuole dire essere anche un guerriero quando la vita picchia! E trovare il lato giusto...
e per giusto intendo che ti fa bene...
E la giornata di oggi - che viene dopo quella di ieri, passata con il cuore sintonizzato sulla regina delle formichine...(leggete il post precedente)- l' ho passata da un baratro ad un picco.

Ecco come è andata. Vado al corso Rai e ascolto un guru americano che pontifica su una serie americana che ha avuto molto successo e di cui mi rifiuto di fare il nome.



Ordunque, il tipo a un certo punto ci dice che in Italia lavorare è meglio...perchè c'è il tempo per pensare alla famiglia mentre lui questo tempo non ce l'ha...
e sta sempre a lavorare.
Poverino! Ho pensato io, insieme a cento altre persone che come me sfanculavano ad angolo giro. Poverino e vaffanculo!
Ti farei fare una settimana in Italia, stronzo di un guru americano, per capire quanto è bello lavorare qui e potersi godere la propria famiglia.
Anzi grazie per avermelo ricordato quanto è bella la famiglia qui in italia.
PERCHE' IN ITALIA SENZA FAMIGLIA DOVE VAI?


E su questa domanda suicida parte il frullato diavolesco che coinvolge in miei neuroni in una danza polverosa e anemica. In poco -da quella domanda- carica di sottintesi e pensierini tristi...ho iniziato - chissà perchè a passare in rassegna tutti quelli che hanno la mia età -ah, questi trenta- e che hanno fatto molte più cose di me. Toh, la mente che ti da quello che vuoi, fornisce perfino ai miei occhi l'imputo per beccare nella folla, un mio ex collega di merende scrittorie...che mo se ne va a vivere in una casa tutto solo. Della serie...a soldi va bene e grazie! Anche se il tipo - a cui voglio pure un po' di bene-




poverino...si lamenta che è sciupato e lavora troppo.
Sorrido.
Giuro che sorrido.
E la mia mente inizia a cercare -ormai travestita da pilota kamikaze della seconda guerra mondiale- tutte le persone più giovani di me che stanno combinando grandi cose.
insomma parto dalla lettera A....e vorrei arrivare alla S della Santarelli, gran topona che a 25 anni se non se la gode lei la vita, ma chi se la gode?

il fidanzato di certo se la gode (lei) di più!

E non ci arrivo alla "s". Frano intorno alla lettera D. E mi risveglio sul motorino. con l' acceleratore a manetta e la chiara voglia di schiantarmi da qualche parte convinto che passerò il resto dei miei giorni a farmi mantenere dallo stato...come invalido!

TIEEEE'!

poi però accade la magia. E ve la passo. Steso sul letto miserrimo della mia miserrima stanzetta, senza speranza, inizio a chiedermi.
MA SE NON DOVESSI RENDERE CONTO A NESSUNO CHE FAREI CHE MI PIACE E MI FA GODERE?
Mi faccio sta domanda incollato al materasso. Con i piedi immobili e le braccia pesanti come due pale elettriche senza corrente.
E POI LA DOMANDA FIORISCE.
Non ve la tiro per le lunghe.
ma dopo un venti minuti...sono a scrivere un soggettino che da tempo dovevo dare ad una casa di fumetti. Amo il progetto, e l'energia che mi da mentre lo scrivo...LA CONVERTO anche su altre cose secondarie e noiose che dovevo fare. Ho smesso di scrivere alle 5:00 del mattino.
E quando ho chiuso gli occhi ero felice, carico e gagliardo.
come mai?
perchè ho applicato il METODO GODO
vai...e fai! (vedere primi post di maggio).

Riflessioni:
a) l'indivia è una verdura che cresce nel tuo giardino e ti fa diventare verde come Hulk quando vedi cose che gli altri hanno e che credi di meritare anche tu.
b) gli altri non coltivano questa verdura. Se spunta nel tuo orto. Ce l'hai messa tu. E' nel tuo orto. E decidi tu se mangiartela o meno! :-)
c) se vuoi mangiare meno indivia e limoni...fatti un salto nel giardino del re. Dove cresce l' erba voglio!
DESIDERA...E POI AGISCI IN QUELLA DIREZIONE.
mi sono sentito invincibile mentre lavoravo. L'ho fatto ininterrottamente senza pause. E sono stato una favola. Questa è la magia.
Un solo unico e banale consiglio.
Scegli un qualcosa che ti fa godere...e

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